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Due domande e quattro competenze RE-SKILLING #2

  • Parlando di re-skilling siamo partiti, nello scorso articolo, da due competenze fondamentali, che sono alla base di tutte le altre: il grouwth mindset
  • 2)la cura di sé a 360° (psico-fisico-sociale)

     

    “Tutti sanno che è più necessaria la prevenzione della cura, ma pochi premiano gli atti di prevenzione”

    Lo scrive Nassim Nicholas Taleb nel suo libro “Il Cigno Nero”.

    Ecco, sono partita proprio da lì, poiché per costruire un palazzo servono solide fondamenta.

    Per solido si intende anche flessibile, come i moderni immobili pensati per resistere ai terremoti.

    Solido e flessibile vuol dire “robusto”, che è di più di resiliente. È antifragile, che è il vero contrario della fragilità.

    Anche le nostre fondamenta devono essere solide e flessibili, robuste e quindi antifragili.

    Perché prevenire vuol dire costruire, anche alla base di noi stessi, quella solidità che ci servirà per non crollare poi alla prima scossa di terremoto.

Le basi della nostra solidità

Ecco perché questa volta voglio concentrarmi su quattro competenze che servono sia nel lavoro che nella vita privata per raggiungere la solidità di cui necessitiamo

Ci sarà utile attingere da queste competenze ogni volta che affronteremo un periodo di cambiamento.

Cioè molto spesso, dato che il cambiamento è una costante, anche se ce lo dimentichiamo altrettanto spesso.

Allora, dal momento che tutto cambia, le domande corrette che puoi porti sono due, facili facili ma alle quali non sempre corrispondono altrettante semplici risposte.

Prova a chiederti:

  • Come cambia?
  • Cosa posso fare io?

Questa crisi che stiamo vivendo è stata accelerata dal Covid-19. Accelerata, perché in verità una crisi che già c’era.

Il mondo si chiamava, infatti, già VUCA, e se avete letto i miei precedenti articoli sapete bene che mi riferisco ad uno stato di perenne volatilità, incertezza, complessità e ambiguità.

Se prima il nostro era un VUCA world, ora è un Super VUCA.

La base è la stessa, cambia la velocità.

In questa velocità, viviamo stati di stress troppo frequenti. Siamo portati a fare uno screening veloce di ogni singolo problema, allenare la nostra capacità di risolverlo e pure nel modo più efficace possibile!

Per farlo bisogna AP-PRENDERE, come ho spiegato in modo più approfondito nello scorso articolo. Ciò che dovremmo imparare, tra le altre cose, è ammettere di non farcela, ammettere l’errore, ammettere di poter sbagliare.

E allora possiamo anche fare uno screening veloce ma poi dobbiamo scegliere in base alle nostre priorità.

Adesso provo a rispondere alle due domandine “facili facili” di cui vi accennavo qualche riga fa, fornendo gli antidoti al Super VUCA world, che poi corrispondono proprio  alle quattro competenze che bisogna allenare e potenziare.

Ed eccole:

Agilità

È la capacità di cambiare in modo efficiente la propria posizione utilizzando una combinazione di:

  • equilibrio
  • coordinazione
  • velocità
  • riflessi
  • forza
  • resistenza

(Ricordate la ‘cura di sé del precedente articolo? https://www.alessandraciabuschi.it/skilling/ )

Cosa significa? Che se vedi che un progetto non funziona, non ti incaponire. Anzi, cambia velocemente!

Sei il direttore vendite di un’azienda e vedi che quel servizio non è richiesto? Cambialo velocemente o cancellalo o sostituiscilo!

Ti sei reso conto del fatto che passi troppo tempo a discutere con persone delle quali nemmeno ti interessa, ma lo fai solo per avere ragione?

Chiudi con garbo, non sprecare il tuo tempo e dedicalo, al contrario, a chi lo merita.

Procedure troppo complicate? Allora semplifica!

Comprensione

Cerca di capire non come gira il mondo, questo lo sai molto bene, ma come girerà il mondo nel prossimo mese e nel prossimo anno.

Cerca di pensare “outside the box”, fuori dalla scatola nella quale siamo tutti prigionieri.

A questo punto chiediti:

Come posso rimodulare la situazione e la mia posizione?

Le soluzioni possono essere infinite.

Solo per farti un esempio, pensa ad un’azienda che oggi ha molto successo (che forse inizia a starci anche un po’ antipatica) e che ha applicato la Comprensione:  ti parlo di Amazon che, come sai, è nata per vendere libri ma oggi vende pressoché tutto, dalla serie tv ai servizi di intelligenza artificiale…alla frutta e verdura bio.

Utilità

 Concentrati sulle cose veramente utili nella tua vita e nel tuo lavoro.

Evitiamo, per favore, di parlare di giusto, sbagliato, delle questioni di principio e di tutto quello che ci rende dei monoliti immobili.

I nostri valori li abbiamo dentro, nessuno ce li può strappare via, se non glielo consentiamo.

Se li abbiamo ben presenti, “lavorano in background”.

Non sto dicendo di ignorarli, ma, quando siamo nel qui ed ora, a volte costretti a prendere, anche velocemente, una decisone, è necessario inserire le categorie utile/non utile. O, se preferisci, sostituisci i termini con  funzionale/disfunzionale.

Visione

Devi avere una visione forte.

Se hai una mappa errata, puoi correre quanto vuoi.

Semplicemente, sbaglierai correndo.

La visione crea la strategia che crea la tattica.

Se parti dal contrario, cioè dalle azioni, il rischio è di compierne troppe o troppo poche.

Quindi, fermati, respira, pensa e agisci.

E, non ultimo, prevedi la possibilità di cadere.

Chi va a cavallo cade.

Ti hanno detto il contrario?

Allora sappi che chi te l’ha detto su un cavallo semplicemente…non c’è mai salito.